di Gianluca Pirovano 27 Ago 2024 11:50
Chi conosce bene l'ambiente Atalanta non può di certo essere sorpreso: l'accoglienza riservata a Juan Cuadrado, ufficialmente un nuovo giocatore della Dea, non è stata di certo di quelle calde. Anzi, sono stati in pochi a celebrare l'arrivo del colombiano con gioia. Molti, invece, si sono mostrati critici: qualcuno ha puntato il doto sull'aspetto tecnico, la maggior parte, invece, su quello personale.
I motivi di questa accoglienza gelida sono diversi. In primis, Cuadrado ha la fama di simulatore, che si porta dietro da quando è arrivato in Italia. Il suo atteggiamento generale in campo è di quelli che attirano le ire dei tifosi avversari e che a una tifoseria come quella bergamasca non piacciono, nemmeno quando a farli è un giocatore nerazzurro. C'è poi il background del colombiano: la sua carriera in Serie A è legata soprattutto a due squadre, Fiorentina e Juventus, entrambe non particolarmente amate a Bergamo. C'è, infine, anche un episodio, che molti, per non dire tutti, i tifosi bergamaschi si ricordano e che è, in qualche modo, la summa dei due motivi precedenti. Cuadrado fu, infatti, l'autore dell'evidente fallo su Gosens in finale di Coppa Italia nel 2021, clamorosamente non fischiato da Massa e da cui nacque il gol di Kulusevski.
Detto questo, sarebbe anche opportuno lasciarsi alle spalle il passato e pensare al futuro. Un futuro in cui Cuadrado potrebbe essere protagonista, per il bene della Dea. Al di là dei pregiudizi, sono tanti gli aspetti che rendono l'operazione chiusa dall'Atalanta un possibile colpo. In primis, l'arrivo a costo zero, con il colombiano che dopo l'esperienza all'Inter era rimasto senza squadra. In seconda battuta, l'assoluto valore di Cuadrado, anche solo dal punto di vista dell'esperienza. Il suo palmares parla per lui: sei scudetti, una Premier League, quattro Coppe Italia, una Coppa di Lega, tre Supercoppe Italiane. Non solo: la scelta di venire a Bergamo dimostra la sua voglia di restare ancora nel calcio che conta e non di andare a "svernare" in qualche lega minore. Infine, l'operazione può essere vista come una scommessa, in un reparto dove, comunque vada, ci sono già Zappacosta e Bellanova e dove Cuadrado può rappresentare un sostituto di lusso, potenzialmente decisivo nei finali.
In conclusione c'è, poi, un aspetto non secondario: chi indossa la maglia nerazzurra andrebbe sempre sostenuto a prescindere. Siamo certi che, quando scenderà in campo, sarà così anche per lui.
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